ERCHIE: UN PAESE TRA TERRA E MARE
Erchie è un piccolo borgo di antico fascino che conta circa 9000 abitanti, situato nell'entroterra centro-settentrionale della Penisola Salentina che sorge a breve distanza dal Mar Ionio e confina con Lecce e Taranto. Simbolo del paese è il Suo stemma ove sono raffigurati Ercole - esempio di forza fisica e morale, che lotta contro le difficoltà della vita e le supera - e gli occhi , emblema di luce e verità , di Santa Lucia, - donna forte negli ideali, nel sentimento e nel sacrificio, che ha rinunciato alla sua stessa vita per difendere i propri ideali: questo sono i cittadini di Erchie e, in fondo, il continuo evolversi di un paese lo si riconosce proprio dalla sua popolazione, testarda ma comprensiva, forte e coraggiosa, vera, generosa e solidale.
UNO SGUARDO NEL SOCIALE: ASSOCIAZIONI E SOLIDARIETA'
Che gli ercolani siano persone di grande senso di responsabilità sociale , con una grande disponibilità verso chi ha bisogno lo dimostrano le tante azioni di solidarietà.
Numerose sono le associazioni che si organizzano per il bene comune spaziando dalla solidarietà alla cultura, dalla musica, dalla promozione territoriale alla tutela dell'ambiente. Molte le intelligenze che mettono a frutto produzioni letterarie in prosa e versi; tante le eccellenze che distinguono i nostri ragazzi in campo scolastico e accademico, nell'arte, nella musica, nel calcio, nel canto.
SPAZIO ALLA CULTURA: ARTE & MUSICA
Molte le intelligenze che mettono a frutto produzioni letterarie in prosa e versi; tante le eccellenze che distinguono i nostri "cervelli"i in campo scolastico e accademico, nella pittura, nella danza , nel canto , nella musica, nello sport. Disponibile una fornita Biblioteca Comunale.
Tanti gli eventi organizzati dal Comune e dalle Associazioni che vi aspettano tutto: celebrazioni di l'anno giornate a tema nazionali e mondiali, presentazioni di libri, convegni ed eventi formativi, eventi natalizi aperti dalla storica Fiera di Santa Lucia del 13 dicembre, i Carri Allegorici del Carnevale. Imperdibili il falò e le Mattre di San Giuseppe del 18 e 19 marzo, la Festa di Santa Lucia ricorrente il secondo giovedì dopo Pasqua, la Festa di S. Irene, Patrona di Erchie il 5 giugno a cui segue il ricco programma dell'Estate Ercolana: Notte Bianca, Rock'n Roll Party, Sagre , serate jazz, concerti e tanto altro che vi invitiamo a scoprire seguendoci .
LAVORO , ECONOMIA E IMPRESA
Il clima ideale e una terra generosa, hanno favorito la coltivazione di vigneti ed uliveti che hanno da sempre offerto materie prime di ottima qualità che realizzano vini pregiati, tra cui il negramaro e primitivo ( Erchie è inserita nelle Terre del Primitivo di Manduria DOC), eccellenti oli, squisite verdure, ortaggi, frutta, legumi e cereali.
Importante per lo sviluppo del paese l' operosità delle piccole e medie imprese artigiane e industriali e agricole ormai organizzate in una zona industriale e artigianale dove operano nella produzione e trasformazione agroalimentare, nella lavorazione di legno, alluminio, ferro, pietra. Per le vie del centro confezioni , numerosi bar, pub ben organizzati con serate live, e un gran numero di ristoratori aperti tutti i giorni . B&B e affittacamere, sapranno garantire il massimo comfort.
UN SALTO NEI SAPORI
In una terra fertile e irradiata dal sole non può non esistere una gastronomia di qualità che arricchisca di gusto ogni mese dell'anno e, per gli ercolani, l'enogastronomia non è mangiare e bere: è un modo di interpretare se stessi e la propria terra.
La dieta mediterranea è la base dei menù di ogni famiglia. Tra i piatti tipici predomina la pasta fatta in casa che può assumere forme diverse: le orecchiette, la "tria", (dall'arabo "itriya"= pasta secca che permette una lunga conservazione), i "pizzarieddi", la "làiana". Primi piatti da gustare conditi con sugo di "brascioli" (involtini di carne di cavallo), con il pane e gli "spunzali" fritti, oppure con ragù di carne mista , spolverati con formaggio pecorino, accompagnati da finocchio, sedano e cicoria crudi.
Nella stagione estiva è prodotto il "cacioricotta", che può essere consumato fresco, per condire pasta con sugo di pomodoro fresco e basilico, oppure dopo un periodo di stagionatura, con un sapore più deciso.
Ovviamente non mancano legumi e verdure: cime di rapa, cavoli, peperoni, zucchine, melanzane, carciofi e pomodori. Ottimi i ceci con la "tria " , la purea di fave secche con le cicorie selvatiche, peperoni fritti e "ampasciuni" (muscari), sintesi sublime di verdure e legumi.
La tradizione vuole che il venerdì sia riservato a portate a base di pesce azzurro e molluschi.
Capitolo a parte merita il pane, fatto in casa in molte famiglie o dai numerosi fornai, ottenuto da farina di grano poco raffinata. La stessa pasta lievitata è utilizzata per la preparazione della "puccia", focaccia ripiena di cipolle, olive nere e pomodorini. Tutto rigorosamente cotto in forni a pietra alimentati a legna.
Fra i prodotti da forno un posto di primissimo piano lo occupa la "frisa": ciambella di pane biscottato che va ammorbidita mediante breve immersione in acqua e quindi condita con olio, sale e pomodoro.
Per concludere il pranzo non può mancare il rinomato "pezzo duro", gelato in cassetta , preferibilmente al gusto di nocciola , farcito con pan di spagna bagnato con liquore, i famosi dolci alle mandorle tipici nel periodo Pasquale e "purcidduzzi" e " cartiddati" nel periodo Natalizio.
Venite a trovarci ,
La conoscenza del nostro patrimonio culturale, materiale ed immateriale , contribuirà alla scoperta del significato profondo della vita e, con esso, il fine supremo dell'esistenza che i saggi individuano con la felicità.
Vi aspettiamo!